giovedì 5 luglio 2012

Il mio cherubino. . .



Ci sono lavori che più di altri mi piace rivedere: questo è uno di quelli.

Questa torta non voleva saperne di essere finita, ho passato giorni guardandomela da tutte le angolazioni senza trovare la chiave per terminarla. Come spesso mi capita non ne ero soddisfatta. Tante volte mi sono alzata dal tavolo di lavoro con una sorta di insofferenza senza riuscire neanche a tracciare una linea. Nella mia testa non nascevano idee che potessero dar vita ad un progetto.
Tutto ruotava intorno ad un puttino in runout che mi aveva fatto tenerezza riprodurre, un piccolo angelo che aveva tra le mani un uccellino: questo angelo sarebbe stato sul topper della torta, l'unica cosa certa era questa.  Da questo unico punto fermo nasceva il resto cercando ad ogni passaggio terminato, di effettuare quello successivo. Così è stato per il decoro delle pareti... passo dopo passo ho visto nascere un pizzo.









Alla fine del lavoro mi sono presa una pausa. Non riuscivo a capire bene se quello che avevo realizzato mi piacesse... avevo bisogno di tempo per capirlo. Ed anche oggi che son trascorsi mesi da allora  non lo so. Ma è stupefacente quanto questo lavoro sia in grado di rasserenarmi. E' veramente un senso di tenerezza che mi pervade ogni volta che accarezzo con lo sguardo quel cherubino. E allora non è forse questa un'altra magia che la ghiaccia mi regala?

Una cosa è certa: sarà difficile quando arriverà il momento di smontare anche questa dummy...






8 commenti:

  1. oddio mamma, come si fa a creare cotanta bellezza!!
    è una vera meraviglia Gabry!! E' magia, è arte, è passione, ma soprattutto grande amore.

    monica

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  2. Un lavoro delicatissimo, pulito ed elegante... ma come tutto ciò che fai, del resto.
    Lo dico sempre: sei il mio orgoglio... e non scherzo...
    <3

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  3. E' meravigliosa ed è un vero piacere poter ammirare tanta perfezione, complimenti!
    Anto

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